Approccio terapeutico

Perché una casa o una lampada sono oggetti d’arte e non la nostra vita?” Michel Foucault

Il mio modo di offrire supporto psicologico si fonda sul considerare la fragilità come parte costitutiva dell’essere umano, caratteristica che lo rende in continuo mutamento, sensibile e permeabile al mondo circostante, al tempo e alla sua storia. Considero quindi il sintomo/problema/malattia non come qualcosa di negativo, da eliminare, ma come una forma di espressione di sé da scoprire, un messaggio da comprendere, funzionale al mantenimento di un equilibrio che solo in parte è noto alla persona.

Pertanto, secondo il mio approccio, il lavoro terapeutico consiste in un processo di crescita, esplorazione e indagine di sé con l’altro, in cui il motore è la motivazione della persona nella ricerca di senso della sua sofferenza, con l’obiettivo di imparare a gestirla, non evitarla. Il contributo che offro è quello di accompagnare e assistere la persona fornendole “le informazioni che in base alla mia intuizione, esperienza e creatività appaiono opportune e necessarie per sostenere tale processo” (Tolja J.).

Tra gli strumenti che uso ci sono l’ascolto, la relazione e mappe psico-educazionali che possano fornire alla persona una conoscenza di sé basata su comprovate evidenze scientifiche, al fine di renderla maggiormente consapevole delle forme espressive (psicosomatiche, corporee, verbali, emotive) che può assumere la sua fragilità, sostituendo la paura con la curiosità.

Al fine di aumentare l’efficacia del processo terapeutico, la qualità della mia presenza nella relazione è sostenuta dalla pratica di meditazione di consapevolezza (mindfulness), che svolgo quotidianamente in modo individuale e con la partecipazione a gruppi e ritiri a cadenza mensile e annuale.

Partecipo inoltre a laboratori di danza in qualità sia di partecipante che di co-conduttrice, al fine di estendere la consapevolezza all’essere nel mondo attraverso il corpo, favorendo nelle persone un processo di radicamento che parta dalla presenza fisica.

Psicoterapia cognitivo-costruttivista orientata alla mindfulness: cosa vuol dire e come può aiutarmi?

Secondo l’approccio cognitivo – costruttivista ogni persona è una “costruzione” data dalle sue esperienze di vita, che continuamente lasciano un segno rendendola quello che è.

La nostra personalità è quindi resa unica da un insieme di variabili, come la nostra storia, la nostra esperienza relazionale, il modo in cui ci descriviamo, la biologia che regola il nostro funzionamento etc. E’ grazie a queste che la persona sviluppa un modo irripetibile di dare significato agli eventi, di percepire la realtà, di esprimere sofferenza. Nella relazione terapeutica, si ricostruiscono ed esplorano le origini di tali variabili, in modo che per il paziente sia possibile dare una spiegazione alla sua sofferenza e accettarla.

Il valore aggiunto di una psicoterapia orientata alla mindfulness è dato da un lavoro improntato alla ricerca della consapevolezza, vista come la capacità di portare attenzione in modo volontario su quanti più aspetti della nostra vita, al fine di imparare a stare nel momento presente e renderla così più piena e ricca di significato.

La ricostruzione di come la personalità si è formata, l’uso di mappe psico-educative e di un approccio improntato a sviluppare consapevolezza nella propria vita quotidiana, aiuteranno il paziente a recuperare la lucidità necessaria per gestire la propria sofferenza.

illustrazione di Priscila and Nadiuska Furtado, for Uinverso

I servizi sono rivolti all’attenzione:

della persona singola che voglia approfondire la propria forma di manifestazione della sofferenza (che siamo soliti chiamare disturbo d’ansia, disturbo dell’umore, disturbo del comportamento alimentare, disturbo e disfunzione sessuale, traumi e perdite affettive, stress lavorativo etc);

della persona con disabilità fisica/psichica, sia in giovane età che adulta, che abbia bisogno di aiuto nell’affrontare tematiche legate al rapporto con il proprio corpo e nella gestione della vita quotidiana. Per questo tipo di servizio il terapeuta è disponibile a prestare il proprio servizio a domicilio previo accordo su elementi di setting, sia con il singolo che con la famiglia;

della coppia che si trovi in un momento critico sia dal punto di vista relazionale-sentimentale che genitoriale-familiare. Con il supporto del punto di vista esterno del terapeuta, il lavoro avrà il fine di arricchire l’osservazione e migliorare la gestione delle dinamiche che sorreggono schemi di comportamento problematici per il sistema coppia/famiglia.

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Margherita Cioni

Psicologa

Indirizzo studio

Studio Archimede, via Carlo Alberto 41, Torino